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Guido Meggers, Direttore del Controllo Qualità

Nome: Guido Meggers
Posizione attuale: Direttore del Controllo Qualità
Alla Putsch® dal: Febbraio 1996

Per quali motivi ha scelto Putsch®? Come sono stati gli inizi per Lei alla Putsch®?

Prima di candidarmi alla Putsch®, mi sono informato sull’azienda. La lunga tradizione per me era un segno di continuità e sicurezza. Quando sono entrato alla Putsch, ho iniziato direttamente al Controllo Qualità. Il nome del reparto parla da sé, quindi anch’io ero consapevole della responsabilità di dover soddisfare i clienti con prodotti perfetti.

Come è stata la Sua evoluzione all’interno dell’azienda e in cosa consiste il Suo attuale settore d’attività?

Dopo l’inizio come dipendente al Controllo merce in arrivo, parte del Controllo Qualità, ho deciso di seguire parallelamente un corso di specializzazione per diventare tecnico di produzione. Di pari passo l’azienda mi ha conferito compiti di sempre maggiore responsabilità, per finire con la direzione del reparto. Rientrano nei miei compiti, oltre al collaudo delle macchine, anche la verifica dei singoli componenti e i collaudi all’estero di componenti acquistati.

E poi il controllo della merce in arrivo, i controlli della produzione in serie, documentazione di macchine prodotte e il supporto al QM.

Quali sono le Sue esperienze circa le opportunità di sviluppo all’interno del Gruppo Putsch®?

Naturalmente è importante perseguire un obiettivo. Per esperienza posso affermare che “Putsch®“ aiuta i collaboratori impegnati a proseguire la loro formazione, ovvero ad intraprenderne una.

Cosa La motiva nella Sua quotidianità professionale?

Non è difficile per me spiegare la motivazione personale. Il mio settore d’attività è strutturato in modo molto vario ed interessante.

E come motiva i Suoi collaboratori?

Penso che la cosa più importante sia che ogni collaboratore si consideri parte di un team.  La comunicazione nel team è tanto importante come i colloqui personali con i singoli. Mostro fiducia ed un atteggiamento aperto. Se nascono dei problemi, coinvolgo i collaboratori. Lode e riconoscimento non devono restare parole sconosciute. Le critiche, a prescindere dalla direzione in cui vengono rivolte, devono essere manifestate, per sconfiggere eventuali malumori.

Ha un consiglio per chi vorrebbe un giorno lavorare nella Sua posizione?

Rimanere fedeli a se stessi e pretendere dal proprio lavoro lo stesso che si pretende da noi stessi. È importante che una persona che lavora in o per un’azienda, si identifichi con l’azienda stessa.

→ Avanti alla Storia di successo di Matthias Dahlhaus, Direttore centro costi produzione coltelli per fettucce.

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